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Classificazione aggiornata delle piante verdi

Per facilitare l’orientamento tra i gruppi di piante riporto un breve sunto dell’albero della vita, focalizzato sulle piante.

Nell’ambito degli organismi viventi, si riconoscono tre domini: Bacteria, Archaea, Eukarya.

Eukarya è suddiviso in otto gruppi: Hacrobia, Stramenopila, Alveolata, Rhizaria, Archaeplastida, Excavata, Opisthokonta, Amoebozoa. [Hacrobia è incertae sedis all’interno del dominio Eukarya]

Archaeplastida è suddiviso in tre gruppi: Glaucophyta, Rhodophyta, Viridiplantae.

Viridiplantae è suddiviso in due gruppi: Chlorophyta e Streptophyta.

Streptophyta è suddiviso in più gruppi, ma per semplicità espositiva lo divido in soli due gruppi: Streptophyta non terrestri e Streptophyta terrestri, queste ultime chiamate Embryophyta (Piante Terrestri, Land Plants).

Embryophyta è suddiviso in quattro gruppi: Marchantiophyta (Epatiche, Liverworts), Bryophyta (Muschi, Mosses), Anthocerotophyta (Hornworts), Tracheophyta (Piante Vascolari, Vascular plants).

Tracheophyta è suddiviso in due gruppi: Lycopodiophyta – che è ripartito in Lycopodiaceae, Selaginellaceae e Isoetaceae – ed Euphyllophyta.

Euphyllophyta è suddiviso in due gruppi: Monilophyta (Felci, Ferns) – che, a sua volta, è ripartito in Equisetopsida, Psilotopsida, Marattiopsida e Polypodiopsida – e Lignophyta.

Lignophyta, escludendo i gruppi estinti di piante fossili, coincide con Spermatophyta.

Spermatophyta (Piante a seme, Seed Plants) è suddiviso in due gruppi: Gymnospermae e Angiospermae.

I numeri riportati tra parentesi tonde indicano rispettivamente il numero di generi e il numero di specie di Gymnospermae.

Gymnospermae (86/975-995), quindi circa 1.000 specie in totale, è suddiviso in tre ordini:

  • Cycadales (11/320-340),
  • Ginkgoales (1/1) e
  • Pinales (74/654).

Pinales è ripartito in due gruppi: 

  • un gruppo contiene le famiglie: Ephedraceae (1/40), Welwitschiaceae (1/1) e Gnetaceae (1/30) e Pinaceae (12/225);
  • l’altro gruppo contiene le famiglie: Araucariaceae (3/32), Podocarpaceae (17/167), Sciadopytiaceae (1/1), Taxaceae (6/28), Cupressaceae (32/130).

Angiospermae, infine, è suddiviso in 64 ordini e 428 famiglie, con circa 250.000 specie (APG III).

Non c'è frutto senza fiore!

Fino a a poco tempo fa pensavo di conoscere il significato del termine frutto … pensavo di saper rispondere a una domanda così semplice:

“Che cosa è un frutto?”

Poi, leggendo, ho scoperto di non saperne poi molto.

Allora divertiamoci un pò a rispondere a questa domanda.

Al tempo della mia grassa ignoranza, l’unica risposta che mi veniva in mente era la seguente:

Non c’è frutto senza fiore!

O, come dicono gli inglesi rifacendosi a una famosa pubblicità con George Clooney:

“No flowers, no fruits!”

Il frutto deriva dal fiore … del resto, nella mia esperienza di frutticoltore – un tempo avevo un pereto … oggi estirpato – sapevo che una gelata al tempo della fioritura poteva portare alla caduta dei fiori (cascola) con conseguente perdita dei frutti.

Questa risposta presuppone che solo le piante a fiore producano frutti e che i frutti siano la progressiva trasformazione dei fiori.

Dicevamo: “Non c’è frutto senza fiore!”

Allora, che cosa è un fiore?

Un fiore è un rametto corto specializzato (asse fiorale) la cui crescita termina con una o più foglie modificate fertili dette sporofilli.

Gli sporofilli portano gli organi riproduttivi maschili, detti sacchi pollinici, e femminili, detti ovuli.

Gli ovuli sono particolarmente importanti nel nostro contesto perché sono gli organi da cui si sviluppano i semi e i semi sono la ragione d’essere dei frutti.

Da questa prima definizione di fiore, possiamo concludere che solo le piante a seme, dette spermatofite, comprendenti gimnosperme e angiosperme, sono le piante che producono frutti.

Ora, che le angiosperme presentino fiori e quindi producano frutti nessuno lo mette in dubbio.

Per contro, molti libri di testo di biologia e di botanica escludono le gimnosperme dal novero delle piante che producono fiori e, quindi, frutti. Perché questa differenza di posizioni?

Se la definizione di fiore fosse completamente definita dai seguenti elementi: 1) un asse fiorale che porta 2) uno o più sporofilli maschili o microsporofilli, e 3) uno o più sporofilli femminili o macrosporofilli, allora tutte le spermatofite, gimnosperme incluse, produrrebbero fiori e quindi frutti e dovremmo considerare frutti anche pigne, strobili, coni, galbuli e arilli.

Ma se alla definizione di fiore aggiungessimo che, oltre alle foglie fertili (microsporofilli e macrosporofilli), l’asse fiorale debba presentare anche delle foglie sterili attorno agli sporofilli, allora quale gruppo di spermatofite produrrebbe frutti?

Se per avere un fiore al nostro rametto fertile dobbiamo aggiungere un perigonio, nel caso in cui le foglie sterili siano uguali in forma, colore e funzione [per esempio due verticilli di tepali], o un perianzio, nel caso in cui le foglie sterili siano diverse per forma, colore e funzione [per esempio un verticillo di sepali (calice) e un verticillo di petali (corolla)], allora, e qui c’è stata la grossa sorpresa per me, oltre alle angiosperme, anche un gruppo di gimnosperme può produrre frutti: il gruppo composto dalle tre famiglie seguenti: Ephedraceae, Welwitschiaceae e Gnetaceae.

In queste piante, che pur presentano fiori poco appariscenti, gli sporofilli sono circondati chiaramente da un perianzio.

Ancor più sorprendente è constatare che angiosperme e piante a fiore (flowering plants) non sono sinonimi, non sono termini intercambiabili.

Fra le piante a fiore, trascurando le piante fossili, dobbiamo ricomprendere assieme alle Angiosperme anche le 71 specie di Ephedraceae, Welwitschiaceae e Gnetaceae.

Per indicare l’insieme delle piante a fiore, l’insieme delle Angiosperme con le Ephedraceae, la Welwitschia e le Gnetaceae, i botanici hanno coniato un nome ad hoc: Anthophyta, per l’appunto piante a fiore.

Conclusione: “se non c’è frutto senza fiore” allora i frutti sono prodotti dalle Anthophyta.

Ma se la frase “non c’è frutto senza fiore” non fosse corretta?

Se accettiamo la norma “non c’è frutto senza fiore”, e se la definizione di fiore è quella minimale (un asse fiorale, microsporofilli, megasporofilli) allora producono fiori e frutti tutte le Spermatophyta: Gymnospermae e Angiospermae.

Se accettiamo la norma “non c’è frutto senza fiore”, e se la definizione di fiore è quella massimale (un asse fiorale, un perigonio o un perianzio, microsporofilli, megasporofilli), allora producono fiori e frutti, solo alcune Gymnospermae (Ephedraceae, Welwitschiaceae e Gnetaceae) e tutte le Angiospermae.

Ma, ahimè, il discorso non è finito qui!

Infatti, se accettiamo la norma “non c’è frutto senza fiore”, e se la definizione di fiore non solo è quella massimale (un asse fiorale, un perigonio o un perianzio, microsporofilli, megasporofilli), ma in essa si aggiunge anche la proprietà che il megasporofillo debba essere conduplicato ovvero debba essere un carpello, allora producono fiori e frutti solo le Angiospermae.

A questo punto tutti i botanici amanti della semplicità e dell’armonia sono contenti: i frutti derivano dal fiore delle Angiosperme, che è l’unico fiore dotato di uno o più carpelli, che sono suddivisi in tre parti: ovario, stilo e stigma.

Purtroppo la storia non è ancora finita.

Un certo Richard W. Spjut, il 21 Gennaio del 1994, pubblicò un libro dal titolo “A Systematic Treatment of Fruit Types” che ancor oggi è riconosciuto come la fonte più autorevole in materia di frutti.

Spjut definisce il frutto come segue:

“A fruit is a propagative unit developing from one or more fertilized egg cells (or rarely by parthenocarpy) enclosed by integuments and attached to megasporophyll-scale complex, in a strobilus, cone, gynoecium, concrescent gynoecia, or gynoecia that disseminate together at the time it or its seed(s) are dispersed from the plant, or just prior to germination on the plant, and it may also include any other attached scales, bracts, modified branches, perianth, or inflorescence parts.”

Quindi alla fine, stando al prof. Spjut, tutte le spermatofite, gymnospermae e angiospermae, producono frutti. E siamo tornati alla posizione di partenza.

Ciligina finale: Spjut raggruppa i frutti in 95 classi diverse, fra cui pomi, drupe, nocule, ecc., ma questo sarà l’oggetto di un altro post.

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