La Via Antiga
Azienda Agricola Multifunzionale
Agricoltura Biologica e Permacultura
la vostra Salute è nel piatto!
Cronistoria degli interventi agrituristici
Riconnettiamoci con la Natura, le Persone e il Territorio in cui viviamo
Alloggi Agrituristici
1996 – Iniziai il restauro del fabbricato rurale per gli alloggi.
1997 – Creai l’agriturismo La Via Antiga e iniziai l’attività di alloggio.
- nei bagni: boiler o pompe di calore elettriche;
- nelle cucine: piastre cottura a induzione.
Ristorazione Agrituristica
1995 – Sottrassi terreno alle coltivazioni per fare un parcheggio per i futuri clienti della ristorazione agrituristica, delimitato da siepi alberate
1995 – 1996 – 1997 – Portai a termine il restauro del fabbricato rurale per la ristorazione.
1998 – Iniziai in Settembre l’attività di ristorazione.
Un’attività complessa ma ricca di soddisfazioni!
La struttura dei Menù Degustazione ai tempi d'oro
- si cominciava con un tris di antipasti, cose piccole e semplici, tipo Crostino Margherita, Vol au Vent alla Crema di Verdure, due fettine di Salame fresco all’aceto, Ortaggi fritti, Ortaggi marinati, per esempio Emigambi di Radicchio Treviso tardivo, accompagnate dal nostro Pane bello, caldo, appena uscito dal forno;
- poi si passava ad un bis di primi piatti, serviti in due portate:
- di solito una pasta ripiena, tipo raviolacci, crespelle, cjalsons o pasticciate, ripiena di una besciamella leggera con formaggi e verdure o con formaggi e ragù,
- e, poi, una pasta non ripiena (come bigoli, tagliatelle, pappardelle, caserecce) o gnocchetti di patate, condita con sughi di verdure ed erbe o con ragù di carne di cinghiale, bufalo, ariete e muflone;
- quindi si passava ad un bis di secondi piatti, ciascuno accompagnato da un contorno posto sullo stesso piatto, serviti in due portate:
- prima si servivano
- un carpaccio cotto al sale di bufalo o di cinghiale, accompagnato da una misticanza di verdurine da foglia (rucola, crescione, lattughino, valeriana e valerianella),
- o un arrosto di cinghioporco o di cinghiale, accompagnato da patate arrostite al forno o da ortaggi al dente scottati sulla piastra,
- e poi si servivano
- un arrosto, di ariete o di muflone, accompagnato da un’insalata mista,
- o uno spezzatino di asino o di bufalo, raramente di cingioporco o di cinghiale, accompagnato da verdure cotte al vapore;
- prima si servivano
- infine, si passava alla scelta di un dessert tra i tre o quattro proposti: strudel di mele, crespella alla crema di arance amare, sfogliatina crema mascarpone e scaglie di cioccolata, crostatina di frutta, frittella di Carnevale, tulipano con crema di frutta, creme caramel, creme bonnet, creme brulé.
Il Menù Degustazione comprendeva il coperto, l’acqua, e, per gli adulti, il vino sfuso e un calice di Moscato Spumante Fior d’Arancio.
Il vino in bottiglia, i succhi di frutta biologici, gli sgroppini, se disponibili, erano serviti a richiesta, non erano quindi compresi nel Menù Degustazione.
Le dosi erano quelle servite, non di più non di meno. Quei pochi che non si sentivano ancora sazi e satolli, potevano comunque ordinare a parte tutti i piatti che desideravano. I prezzi dei piatti ordinati in più venivano aggiunti al conto.
Questa struttura di menù ben si prestava per festeggiare con familiari e amici eventi salienti, quali battesimi, comunioni, cresime e compleanni, o momenti di rilievo della vita lavorativa: lauree e pensionamenti.
Per i matrimoni a questa struttura base aggiungevamo, a seconda delle richieste dei promessi sposi, uno o più antipasti, che in quell’occasione
venivano serviti fuori all’aperto, a buffet, un terzo primo, raramente un terzo secondo, un terzo contorno e, infine, una macedonia di frutta.
Per gli anniversari di matrimonio la formula poteva essere intermedia tra il Menù Degustazione e i pranzi di nozze.
Infine, per andare incontro alle esigenze dei genitori per i loro bambini, preparavamo un Menù Bambini:
una pasticciata di ragù e una cotoletta alla milanese di cinghioporco con le famigerate patatine fritte.
Bei tempi!
Ringrazio tutti i clienti affezionati e che si ricordano di noi. 🙏🙏🙏
Io, di alcuni di voi, mi ricorderò sempre.
🤗😘😘😘
CIBO-CUCINA-SALUTE
Corso Agrichef con Diego Scaramuzza
Il legame con il territorio nella scelta degli ingredienti da utilizzare in cucina è diventato un elemento determinante di successo per ristorazione, con l’agriturismo che ha fatto da apripista a una vera e propria rivoluzione culturale nel settore – ha commentato Diego Scaramuzza, agrichef e presidente nazionale di Terranostra, nel sottolineare che si tratta di una svolta che va accompagnata da scelte legislative rivoluzionarie come l’estensione a tutta la ristorazione dell’obbligo di indicare nei menu la provenienza dei prodotti agricoli utilizzati nelle ricette”.
“Siamo orgogliosi di essere testimoni di questa straordinaria novità – racconta Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso – L’Agrichef Coldiretti è un cuoco contadino che lavora negli agriturismi di Campagna Amica ed in cucina utilizza i prodotti da lui stesso coltivati nella sua azienda dove l’accoglienza diventa un momento fondamentale per la promozione del territorio e del buon cibo, ponendo la massima attenzione sulla valorizzazione dei prodotti locali e sulle ricette tradizionali”
Il 20 giugno 2016 ho avuto il piacere di proporre presso l’Agriturismo “La Via Antiga”, in collaborazione con Coldiretti, un incontro formativo dedicato alla cucina 100% vegetale.
Il mercato della ristorazione è in continua trasformazione e negli ultimi anni si è assistito ad un aumento importante delle richieste da parte di una clientela, che per esigenze di salute o per scelte personali, ha abbracciato un regime totalmente o parzialmente privo di prodotti d’origine animale.
Inserire nel proprio percorso degustativo portate che sappiano riflettere
- l’identità dell’azienda,
- valorizzare le potenzialità della terra e
- soddisfare contemporaneamente una clientela sempre più attenta e consapevole,
consente di far risuonare in modo ancor più deciso quello che è lo spirito intrinseco dell’identità agrituristica.
Offrire quindi anche alla clientela affetta da intolleranze delle proposte gastronomiche interessanti, gustose e bilanciate, diventa una formidabile opportunità.
05 Maggio 2020
Ultime Notizie dal Fronte
Schizophyllum commune è il fungo che detiene il record di sessi, intesi come mating types. Esso ne detiene 23.000, e ogni tipo sessuale è compatibile con quasi ogni altro tipo sessuale.
Mc Coy, P., Radical Mycology: a treatise on working and seeing with fungi (2016) p.13
2019 – La ristorazione fu temporaneamente sospesa, peché avevo in animo di cambiare i piatti offerti e i clienti obiettivo.
Avevo in animo di preparare i piatti della salute, a base di alghe, semi, germogli, verdure, ortaggi, frutta, noci, uova, carni rosse aziendali (daini e mufloni), olio d’oliva extravergine italiano bio, e prodotti fermentati, alcol escluso.
Insomma: tutti cibi fatti come Natura li crea, per persone coscienti dello stretto legame esistente tra cibo e salute, per sportivi e ultracinquantenni, sani o affetti da malattie croniche, ma che hanno deciso di prendere la salute nelle loro mani e di combattere con proposito e caparbietà, senza mai darsi per vinti.
Si trattava di progettare un riposizionamento strategico (matrice prodotti/mercati) non a livello aziendale ma a livello di singola attività aziendale.
Volevo focalizzarmi, quindi, su un nuovo segmento di mercato della ristorazione, non più legato agli eventi familiari, ma legato alla salute di lungo periodo.
In realtà, i due segmenti potrebbero e dovrebbero coincidere.
Il nuovo prodotto offerto non avrebbe coinciso con le ricette del pranzo del dì di festa della nostra tradizione, come in precedenza, ma sarebbe stato costituito dai piatti della salute in definizione.
Al fine di riaprire la ristorazione, volevo risolvere i seguenti punti:
selezionare un nuovo partner che mi aiutasse in cucina;
definire le nuove ricette da presentare nel menù aziendale;
tradurre gli ingredienti di tali ricette nella coltivazione delle piante alimentari, aromatiche, e “medicinali” necessarie.
Una volta definiti questi punti avrei riaperto la ristorazione agrituristica più motivato che mai!
Ma, poi, nel mentre progettavo quanto sopra, cominciai a pensare ad un progetto più ampio, una nuova idea al cui interno anche la ristorazione era ricompresa:
2020 – Fu così che sospesi definitivamente la ristorazione!
Al momento in cui scrivo, mi risulta che potrò riaprirla quando vorrò, ma da questo momento è chiusa!
Il mio auspicio è di riaprirla con la realizzazione del progetto Five Ways Farm.