La Via Antiga
Azienda Agricola Multifunzionale
Agricoltura Biologica e Permacultura
Daini e Mufloni - Ortaggi Biologici
Riconnettiamoci con la Natura, le Persone e il Territorio in cui viviamo
Azienda Agricola Lanzalunga
L’azienda agricola opera dal 14 Maggio 1994, con le attività di
- coltivazione di ortaggi, frutti, frumento, erba medica e foraggi reimpiegati in azienda, piante officinali e perenni, e
- allevamento di ungulati; un tempo: cavalli (Equus ferus caballus) Avelignesi, asini (Equus africanus asinus), bufali (Bubalus bubalis), maiali (Sus scrofa domesticus), cinghiali (Sus scrofa), cinghioporci – ibridi di maiali e cinghiali, capre (Capra aegagrus hircus) Saanen e Camosciate delle Alpi, pecore (Ovis aries) finniche, mufloni (Ovis musimon), muflopecore – ibridi di pecore e mufloni, e daini (Dama dama); oggi solo ungulati selvatici: daini e mufloni.
L’azienda agricola Lanzalunga dal 1997 coltiva secondo i metodi dell’agricoltura biologica, senza nemmeno impiegare rame e zolfo, ammessi in biologico entro determinate soglie. Dal 2019 il suo titolare è impegnato in un percorso di apprendimento attivo in Permacultura.
Produciamo e Vendiamo solo cibi reali (Real Foods)
La qualità del cibo
La qualità del cibo ha un’importanza primaria per la salute e quindi per la vita degli esseri viventi, uomo compreso , perché egli stesso vive all’interno di una catena alimentare complessa, sviluppatasi nel corso dell’evoluzione degli organismi viventi.
Negli ultimi cinquanta anni, la quota di reddito familiare spesa per il cibo è costantemente diminuita, riflettendo la discesa del costo di produzione dei prodotti agroindustriali che costituiscono gli ingredienti di base dei prodotti alimentari moderni.
A cascata, sono scesi anche i prezzi di vendita dei prodotti alimentari che acquistiamo tutti i giorni.
Ma, alla discesa del prezzo dei prodotti alimentari, è corrisposta altresì una discesa del valore nutrizionale dei prodotti alimentari medesimi chiamati altrove cibi processati.
Prova di questo è l’incremento epidemico delle malattie croniche, resistenza insulinica, diabete tipo 2, malattie autoimmuni, malattie degenerative del cervello, cancri.
Strettamente correlata con l’ascesa delle malattie cronico-degenerative è aumentata la spesa pro capite per terapie e farmaci a esse legati.
Ma dove stiamo andando?
Cosa è meglio?
(A)
- Spendere una quota del reddito familiare sempre minore per il nostro cibo,
- spendere una quota del reddito familiare sempre più elevata per terapie e farmaci indicati per il “trattamento” delle malattie cronico-degenerative, che ci siamo abituati a considerare inevitabili con il progredire dell’età, e
- vivere la parte finale della nostra vita affetti da una di queste, accettando di trascorrere un pezzo della nostra vita in uno stato di dolore e di progressiva invalidità, o
(B)
- aumentare la quota di reddito familiare destinata al nostro cibo,
- e, quindi, acquistare cibi reali (real foods o, anche, whole foods), nutrienti, e di prezzo più alto,
- far regredire le malattie croniche che ci affliggono, vivere la parte finale della nostra vita in salute fino quasi all’ultimo giorno, e
- ridurre la quota di reddito familiare spesa in terapie e farmaci?
Quando mi si presentò il dilemma, la mia risposta fu immediata e decisa.