Macchia Boscata degli Olmi

Dati dell'elemento

Anno di impianto: 2005

Localizzazione: Presa # 4 Nord

Superficie Macchia Boscata: 91 m x 27.5 m = 2.500 mq

Numero Piante ad alto fusto al xx/xx/xxxx: YYY.

Usi Prevalenti

Spazio di formazione all’aperto (educational unit) – Unità di apprendimento e insegnamento.

Spazio di cura delle persone (care unit) – Unità di purificazione grazie a una futura capanna sudatoria.

Spazio Naturale (Wild Space)

ZONA 5

Piante perenni

ORDINIFAMIGLIESPECIE
91216
Celastrales ↔ Celastraceae: Euonymus europaeus
Malpighiales ↔ Salicaceae: Salix alba
Rosales ↔ Rosaceae: Crataegus monogyna, Prunus cerasifera, Prunus avium
Rosales ↔ Ulmaceae: Ulmus minor
Fagales ↔ Betulaceae: Carpinus betulus, Corylus avellana
Fagales ↔ Fagaceae: Quercus robur (ghiande peduncolate)
Fagales ↔ Juglandaceae: Juglans regia
Sapindales ↔ Sapindaceae: Acer campestre
Cornales ↔ Cornaceae: Cornus mas, Cornus sanguinea
Lamiales ↔ Oleaceae: Ligustrum vulgare
Dipsacales ↔ Adoxaceae: Viburnum lantana
Apiales ↔ Araliaceae: Hedera helix

Funzioni Ambientali

  • La Macchia Boscata è un elemento naturale di connessione tra spazi non adiacenti. La Macchia Boscata degli Olmi connette tra loro la Macchia Boscata Capofosso Nord, il fosso # 4  e la Fascia Laterale orientale della Siepe tetrafilare di Farnie e Lantane, il Filare di Meli e Ciliegi e l’Erbaio, il fosso # 3 e la Siepe di Farnie e Noci.
  • La Macchia Boscata consuma più CO2 di quanta ne produce, fissandola nel legno delle radici, del tronco e dei rami, contribuendo a diminuire questo gas serra nell’atmosfera.
  • La Macchia Boscata cattura e conserva l’acqua, modera la temperatura e ripara dai venti e dalle precipitazioni.
  • La Macchia Boscata crea un habitat per gli organismi viventi più protetto dagli agenti atmosferici e dai predatori rispetto a ortiprati ed erbai, favorendo così sia la biodiversità fungina, vegetale e animale, sia la numerosità degli organismi viventi.
  • La Macchia Boscata crea un habitat adatto per scoiattoli (Rodentia ↔ Sciuridae ↔ Sciurus vulgaris), volpi (Carnivora ↔ Canidae ↔ Vulpes vulpes), civette (Strigiformes ↔ Strigidae ↔ Athene noctua) e poiane (Accipitriforme ↔ Accipitridae ↔ Buteo buteo).
  • La Macchia Boscata, con la caduta di rami, foglie, fiori e frutti, alimenta continuamente la lettiera offrendo cibo a tutti gli organismi viventi che vivono in essa.
  • A seguito della caduta di alberi e arbusti, la Macchia Boscata crea continuamente nuovi spazi da colonizzare favorendo la comparsa di giovani plantule arboree e arbustive disetanee (Disequilibrio, Successione). Questo è vero in particolare per questa macchia che ha ospitato dal 2004 per alcuni anni i Daini (Artiodactyla ↔ Cervidae ↔ Dama dama). Essi, infatti, hanno portato a morte molte piante arboree e arbustive trapiantate nel 1996, lasciando ampi spazi la cui colonizzazione è in pieno svolgimento nel 2021.
  • Le operazioni di taglio e trinciatura in loco dei rami (prima della caduta naturale degli stessi) contribuiscono all’incremento dei detriti vegetali nella lettiera fornendo cibo ai decompositori.

Funzioni sociali

  • La Macchia Boscata è un elemento naturale utile per apprendere e per insegnare principi di ecologia ed elementi di botanica.

Funzioni economico-finanziarie

La Macchia Boscatagenera:

  • costi di manutenzione periodica da cui è possibile ottener
    • tronchi e rami utilizzabili per la costruzione di aiuole rialzate dove coltivare piante, di preferenza perenni, per usi alimentari, medicinali e ornamentali, e
    • legna da ardere di dimensione idonea a essere utilizzata nelle stufe a legna
  • costi di manutenzione per operazioni non periodiche dovute al passaggio di eventi atmosferici intensi quali burrasche e uragani;
  • ricavi c/contributi misura agroambiente PSR Regione Veneto.